Nata all’interno dello spin off di agricoltura cellulare del VTT Technical Research Centre a Espoo, in Finaldia, la startup punta a risolvere i problemi ambientali associati alle uova, una delle proteine animali più utilizzate al mondo. Onego Bio si serve di una tecnologia chiamata Trichoderma, già collaudata a livello commerciale. Questa tecnologia è in grado di produrre l’ovoalbumina, la proteina contenuta all’interno degli albumi delle uova, senza bisogno degli animali, grazie a un processo di fermentazione di precisione e mezzi di agricoltura cellulare — tecnica usata per produrre carne e derivati animali ottenuti da colture di cellule staminali — utilizzando microrganismi e bioreattori in alternativa al tradizionale allevamento di animali. «Il metodo può essere paragonato alla produzione di birra, in cui il microrganismo viene alimentato con zucchero per produrre alcol», si legge sul sito della startup.
Il prodotto venduto sarà una polvere di bioalbumina, ingrediente che potrebbe essere sfruttato nell’industria dolciaria così come in quello della panificazione. Ancora, potrebbe essere un ottimo integratore proteico per gli alimenti di fitness.
La produzione globale di uova ha quasi raddoppiato i suoi volumi negli ultimi 20 anni e si prevede che raggiungerà i 138 milioni di tonnellate entro il 2030. Onego Bio ritiene che la domanda di proteine realizzate senza ricorrere all'allevamento animale aumenterà a livello globale, per contrastare il riscaldamento climatico e altri rischi ambientali, come l'uso eccessivo della terra, le emissioni di gas serra, la scarsità d'acqua e il rischio di pandemie globali.
Opmerkingen